Boom di adesioni al precedente bando, con 1.400 imprese beneficiarie. Per partecipare al nuovo, le domande possono essere presentate dal 26 febbraio al 18 aprile 2025
Dopo il boom di adesioni del precedente bando, riparte l’avviso per i contributi dedicati alla certificazione della parità di genere. La misura, finanziata dal Pnrr e promossa dal Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri, è attuata in collaborazione con Unioncamere. Novità di quest’anno l’estensione dell’accesso a tutti i titolari di partita Iva.
L’avviso pubblico – disponibile dal 26 febbraio al 18 aprile – definisce i criteri e le modalità per ottenere i contributi, che sono destinati alle Pmi e ai titolari di partita Iva per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento (sotto forma di tutoraggio) e per i servizi di certificazione della parità di genere.
Non perdere l’opportunità di accedere ai contributi. Leggi l’articolo e scopri come partecipare!
Cresce l’attenzione per l’inclusione e il talento femminile
Con il nuovo avviso, ecco un altro segnale chiaro della crescente attenzione verso l’inclusione e la valorizzazione del talento femminile nel mondo del lavoro. “La certificazione della parità di genere ha suscitato forte interesse e si sta diffondendo con grande velocità. Ciò a riprova dell’importanza che le aziende e le organizzazioni in generale del nostro Paese attribuiscono al ruolo delle donne nel mondo del lavoro – osserva la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella –. Con la pubblicazione del secondo avviso si dà la possibilità di ampliare la platea dei potenziali beneficiari degli incentivi messi a disposizione con i fondi del Pnrr, includendo tutte le partite Iva”.
Pari opportunità e imprese: un cambiamento in atto
L’attenzione verso l’equità di genere si traduce in un numero sempre maggiore di aziende pronte a investire in trasparenza e inclusione. “Il cambiamento verso le pari opportunità è decisamente avviato nel nostro sistema economico – commenta il presidente di Unioncamere, Andrea Prete -. L’alto numero di adesioni all’avviso pubblicato, un anno fa, superiore anche alle nostre attese, dimostra l’attenzione delle nostre imprese alla promozione della trasparenza dei processi lavorativi, alla riduzione del gender pay gap, alla conciliazione vita-lavoro”.
Fondi Pnrr per la certificazione della parità di genere
L’elevata richiesta di contributi ha reso necessaria un’ulteriore iniezione di risorse per sostenere le imprese nel percorso di certificazione. Con l’avviso, pubblicato in questi giorni, martedì, vengono messi a disposizione circa 2,5 milioni, sui complessivi 8 milioni di euro di risorse Pnrr. La prima di 4 milioni (correlata all’avviso pubblico chiuso il 28 marzo 2024) è andata rapidamente esaurita, pertanto integrata con ulteriori fondi Pnrr per un totale di circa 5,5 milioni di euro.
Alta adesione e ampia partecipazione da tutta Italia
L’integrazione è legata all’alto numero di domande pervenuto. Sono ben 1.699 quelle provenienti da imprese operative nel 39% dei casi al Nord, nel 33% nel Mezzogiorno e nel 28% al Centro. Roma è alla guida con il maggior numero di candidature (246), seguita da Napoli (84), Milano (77), Torino (68) e Bari (56). I settori più rappresentati sono attività professionali, attività manifatturiere, sanità e assistenza sociale, servizi di informazione e comunicazione. Finite le verifiche, sono state autorizzate 1.400 imprese alla concessione dell’agevolazione e dovranno portare a termine il percorso di certificazione entro maggio 2025.
Nuove agevolazioni per i titolari di Partita Iva
Con il nuovo avviso, le agevolazioni sono destinate ai possessori di partita Iva, operanti in Italia. Sono previste due linee di agevolazioni:
- per l’assistenza tecnica e accompagnamento è prevista l’assegnazione di un contributo per ciascun soggetto (imprese e professionisti) fino a 2.500 euro sotto forma di servizi (supporto all’utilizzo dei tools informativi, azioni di affiancamento erogate da esperti appositamente selezionati per l’implementazione del Sistema di gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici e per la pre-verifica della conformità del Sistema di gestione). Tali servizi sono finalizzati a trasferire ai beneficiari della misura competenze specialistiche e strategiche per la certificazione della parità di genere
- per il rilascio della certificazione è prevista l’assegnazione di contributi fino a 12.500 euro sotto forma di servizi di certificazione della parità di genere erogati dagli Organismi di certificazione iscritti nell’apposito elenco.
Contributi a sportello: modalità di concessione
I contributi saranno concessi con procedura valutativa a sportello, in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda – dalle ore 10 del 26 febbraio 2025 alle ore 16 del 18 aprile 2025 -, salvo un anticipato esaurimento delle risorse disponibili. Tutto tramite il sistema restart.infocamere.it (accedendo con Spid/Cie/Cns).
Requisiti per l’accesso ai contributi
Per poter accedere ai contributi, è necessario fare un pre-screening di autovalutazione e ottenere un esito che attesti un adeguato grado di maturità sui temi relativi alla parità di genere. Inoltre, è richiesta la presentazione di un preventivo formulato da un Organismo di certificazione presente nell’elenco degli Organismi di certificazione aderenti.
Incentivi aggiuntivi per le imprese certificate
I contributi erogati tramite l’avviso si affiancano agli incentivi previsti dalla normativa italiana per le imprese che abbiano ottenuto la certificazione della parità di genere, misure premiali previste dal Codice degli appalti ed esoneri contributivi.
É chiaro, a questo punto, le imprese italiane possono beneficiare di incentivi per la certificazione della parità di genere, un passo fondamentale per garantire l’inclusività e la trasparenza nelle dinamiche lavorative. Un’opportunità per le aziende che vogliono fare un reale investimento su sé stesse e migliorare la propria competitività sul mercato.
Per ulteriori dettagli sull’avviso e sul Sistema di certificazione della parità di genere è possibile consultare il sito ufficiale (link), dove è presente anche un folder con slide che illustrano l’iter da seguire, passo dopo passo. Abbiamo trattato il tema anche nel nostro blog, con interviste a Stefano Scarpa (clicca qui), certificatore e lead auditor dei sistemi di gestione, che ha illustrato quanto tale certificazione sia un passo decisivo per affermarsi come realtà moderne e inclusive.
a cura della redazione