Raffaele Modica, direttore di Fondo Conoscenza, parla degli obblighi formativi in materia di salute e sicurezza nei contesti lavorativi
La formazione in materia di sicurezza è al centro dell’agenda imprenditoriale. Parlare di “formazione, sicurezza, lavoro” è particolarmente importante, a fronte di un quadro normativo in evoluzione e dell’incremento degli incidenti. Per questo è essenziale investire sulle competenze, non solo per una questione di obblighi: è una leva strategica per tutelare le persone, rafforzare i processi e sostenere lo sviluppo aziendale.
Il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 maggio, ha introdotto importanti novità per la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per fare chiarezza su questi cambiamenti e illustrare le opportunità di finanziamento disponibili, Pmi servizi & formazione e Fondo Conoscenza organizzeranno, dopo l’estate e in data da destinarsi, il convegno “Nuovo accordo Stato-Regioni: istruzioni per l’uso”.
Scopri quali opportunità offrono i fondi interprofessionali e come trasformare un adempimento in un vantaggio concreto.
Raffaele Modica, direttore di Fondo Conoscenza, sottolinea che i fondi interprofessionali sono una risorsa preziosa, poiché permettono alle imprese di formare il personale senza costi aggiuntivi. In questo post spiega nel dettaglio il funzionamento, le novità introdotte dal nuovo Accordo Stato-Regioni e i motivi per cui conviene aderirvi.

Come funzionano i fondi interprofessionali
I fondi interprofessionali sono stati istituiti nel 2001 per migliorare il finanziamento della formazione continua. Nascono da accordi tra associazioni di categoria e sindacati e si finanziano attraverso il contributo obbligatorio dello 0,30% della retribuzione imponibile che le imprese versano all’Inps. Questo contributo, previsto già dal 1978, è oggi uno strumento che le aziende possono trasformare in un’opportunità concreta.
L’adesione ai fondi è gratuita. Se un’azienda decide di iscriversi, potrà utilizzare il contributo per finanziare la formazione, senza spese aggiuntive. Un vantaggio notevole per le piccole e medie imprese che spesso non dispongono di risorse interne per organizzare corsi formativi.
Quali strumenti offre alle imprese
Una volta aderito, ogni impresa può scegliere tra diverse modalità operative. Le aziende possono presentare piani formativi attraverso appositi bandi o accedere a voucher individuali. La procedura è stata semplificata grazie a piattaforme online e modelli precompilati. I fondi valutano e approvano i piani, coprendo tutte le spese formative.
Formazione 2025: nuove risorse e strumenti per le imprese
L’aggiornamento formativo, anche nel 2025, continua a evolversi e ad arricchirsi con percorsi innovativi. Fondo Conoscenza, ad esempio, ha introdotto nuove misure per agevolare l’accesso alla formazione continua e obbligatoria:
- Voucher individuali per studi professionali, micro e piccole imprese
- Un rapido accesso ai finanziamenti attraverso tempi di approvazione ridotti (massimo 30 giorni)
- Progetti aggregati tra imprese per ottimizzare le risorse
- Una nuova library contenente proposte formative già prefigurate in materia di sicurezza obbligatoria
- Un catalogo formativo permanente con corsi in ambito sicurezza, benessere, smart working, organizzazione aziendale, sostenibilità, parità di genere
- Procedure online semplificate
- Supporto qualificato e attento
Che tipo di formazione è finanziabile
Non ci sono limiti rigidi. I corsi possono riguardare la sicurezza obbligatoria, ma anche l’aggiornamento professionale, le soft skill, la comunicazione, le lingue, l’innovazione tecnologica e la gestione del tempo. Alcuni percorsi riguardano anche il benessere organizzativo: corretta alimentazione, attività fisica, equilibrio vita-lavoro e smart working. Fondo Conoscenza si distingue per l’approccio pratico e flessibile, pensato soprattutto per la formazione dei lavoratori nelle piccole e medie imprese.
Perché conviene aderire
Le aziende che non aderiscono a un fondo continuano comunque a versare il contributo dello 0,30% all’Inps senza poterne beneficiare. Aderire significa invece trasformare un obbligo in un vantaggio strategico. Modica sottolinea che l’obiettivo del fondo è aiutare soprattutto le Pmi ad aggiornarsi, crescere e garantire ambienti di lavoro più sicuri. Fondo Conoscenza conta oggi oltre 41.794 imprese aderenti e continua a investire in strumenti digitali per rendere l’accesso ai bandi sempre più semplice e veloce.
Cogliere le opportunità formative per restare competitivi
In un momento di profondo cambiamento normativo, cogliere le opportunità offerte dai fondi interprofessionali è essenziale per restare competitivi. Formazione, sicurezza, lavoro sono imprescindibili e, grazie al sostegno di Fondo Conoscenza e alla collaborazione con realtà come Pmi servizi & formazione, dopo l’estate le aziende possono affrontare con chiarezza le novità dell’Accordo Stato-Regioni.
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